Le 2 principali tipologie di Pergole addossate presentano varie differenze. fra le principali troviamo i diversi costi al metro quadro, il risparmio energetico ottenibile, i permessi edilizi necessari e i vincoli estetici.

ambedue le soluzioni hanno però un punto comune: la realizzazione di un’area dove il fascino e il piacere della vita outdoor si uniscono al vantaggio dei più apprezzati comfort da interni. vediamo in dettaglio le caratteristiche di queste 2 tipologie di pergole. un pergolato autoportante o a isola è una struttura separata da altre costruzioni e sorretta autonomamente da propri montanti. può sorgere in un giardino, un cortile, un ampio terrazzo, un attico, o qualunque altra area sufficientemente spaziosa. le 2 tipologie di pergolati autoportante e addossato condividono in parte la tipica struttura di sostegno, che assume le forme di pilastri, pali, colonnine o simili. 

in quello a isola però se ne contano almeno 4, mancando ulteriori appoggi. la copertura può essere scorrevole (lasciando la pergola aperta quando lo desideri) oppure fissa. la scelta dei materiali impiegati spazia tra lamelle orientabili, lastre di vetro, policarbonato o plexiglass, pannelli isolanti coibentati, teli impermeabili plastificati, travicelli in legno.

delle protezioni laterali è evidente: allungamento della stagione le tipologie di pergolati autoportanti includono i modelli forniti di chiusure perimetrali mobili, trasparenti od opache. nel primo caso le opzioni risultano vetro, policarbonato e plexiglass, mentre nel secondo troviamo tende da sole o vetro oscurato. la comodità d’uso esteso fino a autunno-inverno, possibilità di inserire una pompa di calore o un climatizzatore, privacy (in presenza di tende o pannelli oscuranti). le dimensioni del pergolato autoportante sono estremamente variabili. possiamo trovare modelli atti a ospitare un tavolino e un paio di poltroncine così come “saloni” arredati con divano e poltrone, ampio tavolo, lampade a stelo e un tripudio di piante ornamentali.

generalmente le pergole a isola possono raggiungere metrature superiori a quelle addossate.  le proposte di pergole autoportanti oggi disponibili si declinano in vari materiali. abbiamo infatti strutture portanti in ferro, acciaio, alluminio o legno. per quest’ultimo i più impiegati sono pino, abete e castagno (approfondimento: “costo pergolati in legno”). a quale di questi accordare la preferenza? in realtà per le tipologie di pergolati in esame non esiste un materiale migliore in assoluto per caratteristiche intrinseche. la valutazione va fatta considerando alcuni parametri fondamentali: il contesto in cui si colloca la pergola, che esteticamente deve sempre armonizzarsi con l’ambiente; la grandezza della pergola: per quelle autoportanti di medie e piccole dimensioni la scelta è libera. se la struttura è a 6-8 o addirittura più montanti e provvista di copertura rigida e pesante si tende a preferire ferro, acciaio e legno perché più resistenti;

stabilità della base d’appoggio: su terrazzi sopraelevati o altre superfici inadatte a budget: ferro e legno, specialmente se pregiato, costano di più. l’alluminio risulta più economico;  gusto personale: c’è chi ama il calore ineguagliabile del legno e chi la moderna sobrietà dell’alluminio;  necessità di manutenzione per ferro e legno. l’alluminio invece non ne richiede; zona in cui si realizza il pergolato autoportante: particolare attenzione va posta in ambienti specifici come quelli in prossimità del mare, dove l’aggressione degli agenti atmosferici anno dopo anno può danneggiare il manufatto. occorre quindi informarsi, prima dell’installazione, sui trattamenti a cui sono stati sottoposti i materiali per garantirne la resistenza.

Link Utili:

Una definizione dell’argomento Pergotenda Frosinone data dalla famosa enciclopedia on line. (Wikipedia)